Castello

Castello Ettore Fieramosca di Mignano Monte Lungo

Il Castello Ettore Fieramosca, con l’alta torre rotonda, il robusto mastio quadrato e le poderose mura merlate, si erge su un costone di roccia tufacea, protetto dalle profonde gole scavate dalle acque dei fiumi Peccia e Rivo.
La sua origine dovrebbe risalire a prima dell’anno Mille quando, con la crisi dell’impero romano, la popolazione si spostò dalla valle sul costone in cerca di maggiore protezione e iniziò a costruire le nuove abitazioni con il materiale asportato dalla città abbandonata.
Infatti, nei muri del castello sono incastonati un’iscrizione latina e un frammento di fregio dorico.
Rafforza questa ipotesi la donazione al monastero di Montecassino del 1034, primo documento che ne attesta l’esistenza, e il fatto che i territori confinanti con Mignano fossero già dotati di castelli. Si può inoltre ritenere che fin dall’inizio si presentasse come un edificio imponente in grado di contrastare gli assalti dei nemici, per la facilità di reperimento dei materiali da costruzione e per la vicinanza alle più importanti fonti di produzione di beni necessari alla vita del tempo come mulini, boschi e sorgenti d’acqua.

Fra le sue mura si svolsero importanti vicende politiche e militari.
Vi fu imprigionato papa Innocenzo II insieme a cardinali e ad altre personali del suo seguito fino alla pace di Mignano del 1139, firmata nella sala d’onore del castello, con la quale riconosceva a Ruggero II d’Altavilla la sovranità delle terre di Sicilia e di Puglia, che comprendevano anche la Calabria, la Lucania e la Campania.
Vi sostò Federico II che, dopo averlo sottratto agli eredi del feudatario Malgerio Sorello, lo incamerò ai beni del demanio e ne autorizzò nel 1231 il restauro.
Venne visitato più volte dal re Carlo d’Angiò che lo utilizzò come punto di partenza per l’attacco contro Manfredi, sconfitto nella battaglia di Benevento del 1266.
Fu scelta come dimora confortevole in cui soggiornare occasionalmente anche dal re Alfonso V d’Aragona.
Ma fu con la famiglia Fieramosca che raggiunse uno straordinario splendore.
Il conte Guido costruì la torre quadrata per difendere meglio gli appartamenti e il cortile, restaurò la maestosa torre rotonda e arricchì le stanze e le pareti con i preziosi doni ricevuti dai fratelli Ettore, Cesare e Alfonso per i servigi resi ai d’Angiò.
Nei secoli successivi il castello continuò a svolgere la sua funzione di dimora di lusso fino a quando non venne privato di tutti i suoi ornamenti nella Seconda Guerra Mondiale e poi abbandonato.
Oggi, grazie a un complesso lavoro di restauro, il maniero con i giardini, le ampie terrazze, le sale spaziose del piano terra e del seminterrato, è tornato a risplendere nella sua antica bellezza.

Indirizzo

Corso Umberto I, 9 – 81049 Mignano Monte Lungo (Caserta)

Orari

Sabato-Domenica 16-20.30

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19/10 | H: 18:00

105 in the city con la partecipazione di The Kolors

Musica

Concerto